lop1912 on Mon, 23 Jul 2001 00:24:36 +0200 (CEST)


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[Nettime-bold] la fine della dittatura è iniziata


La fine della dittatura liberista è iniziata. Come prima dell’89 non 
potevamo immaginare lungo quali linee si sarebbe svolto il crollo 
dell’impero del Male così oggi non possiamo immaginare lungo quali linee si 
svolgerà il crollo dell’impero del Peggio. Ma i segni li vediamo tutti: lo 
scoramento si diffonde tra le schiere dei contabili e dei cortigiani del 
potere economico globale. I conflitti si moltiplicano sulla scena mondiale 
tra Stati Uniti, Europa, nuova alleanza russo-cinese. La presidenza Bush 
spinge al riarmo un mondo stremato, giunto sull’orlo del collasso nervoso.

Non è stato il movimento globale a portare il potere globale a questo stato 
caotico. Esso si è limitato a provocare la crisi simbolica della dittatura 
liberista, a segnalarne l’etica intollerabilità..  Ora basta con i 
controsummit. Nel loro stato confusionale i grandi si riuniranno tra i 
ghiacci del nord canadese o nei deserti del Qatar. Il movimento globale ora 
deve diffondere insubordinazione alla dittatura economica in ogni poro 
della vita quotidiana, della produzione, della cultura e della società. 
Deve promuovere l’autorganizzazione di ogni rete sociale, come un vero 
governo ombra:. La società ora deve legiferare: non si paga, non si lavora, 
non si obbedisce, finché permangono le condizioni della dittatura globale.

Negli ultimi venti anni organismi internazionali privi di ogni legittimità 
hanno sviluppato una furibonda offensiva contro l’ambiente, la vita 
quotidiana, le strutture di solidarietà sociale, e un sistematico 
depredamento della natura del lavoro e dell’intelligenza. Il ceto politico 
dominante, senza nessuna distinzione fra sinistra e destra, si è prestato a 
farsi strumento di questa devastazione, di questa colonizzazione finale 
della vita sul pianeta.

Il risultato lo vediamo. I paesi che hanno subito più brutalmente le 
imposizioni dei globalizzatori economici sono distrutti. La Russia versa in 
condizioni spaventose, l’attesa media di vita è diminuita di sette anni, si 
sta realizzando un’ecatombe che fa impallidire gli effetti delle politiche 
economiche di Stalin. L’Argentina è alla bancarotta. La guerra e la miseria 
inghiottono le società povere, e quello che un tempo fu il ceto medio viene 
sottoposto a sfruttamento sempre più intenso per salari  sempre più bassi.

Ora la dittatura liberista è entrata nella sua fase caotica, la recessione 
economica investe l’Occidente ricco, e non si tratta di una crisi 
congiunturale. E’ una crisi di sovraproduzione dell’Info-economia, una 
paralisi della new economy.  Il consenso al capitalismo globale si spezza 
all’interno della cittadella cablata, il collasso raggiunge il cervello.

Il potere globale ha perso la testa. A Genova ha commesso un crimine, ha 
ucciso e calpestato i diritti più elementari. Ora metteranno sotto processo 
un carabiniere di venti anni che è stato mandato a combattere una guerra 
ingiusta, per difendere i commensali di Berlusconi. Quel giovane è 
incolpevole, come sono incolpevoli le centinaia di psicopatici vestiti di 
nero che il Ministro degli Interni ha infiltrato aizzato e utilizzato 
contro il movimento.

Colpevoli sono i banditi che si sono asserragliati in una fortezza per 
salvare gli ultimi scampoli di un ordine economico agonizzante.
Un Presidente americano eletto da una minoranza di quella minoranza che si 
era recata a votare, un primo ministro italiano che rappresenta interessi 
di mafia, una spia del KGB che pratica sistematicamente la tortura in 
Cecenia e chiude le radio e i giornali di opposizione. Questi sono i 
colpevoli. Il loro potere non ha nessuna legittimità. Hanno ottenuto i voti 
con la corruzione e con l’inganno, e comunque nessuno li ha eletti per 
decidere le sorti dell’umanità intera.

Perciò il movimento dichiara che il loro potere è decaduto.
Perciò il movimento si autocostituisce in processo di autogoverno 
dell’intelligenza e del lavoro.



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